Tumori, Ieo: a Nicoletta Colombo il premio alla carriera dell’Esgo
Tumori, Ieo: a Nicoletta Colombo il premio alla carriera dell’Esgo
La specialista, direttore del Programma Ginecologia Ieo, è la prima donna a ricevere il prestigioso riconoscimento, consegnatole a Istanbul in Turchia, durante il Congresso annuale Esgo
“Nicoletta Colombo regina della ginecologia oncologica europea”, annuncia l’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, dando notizia del Premio alla carriera assegnato alla specialista, direttore del Programma Ginecologia Ieo, dalla Società europea di ginecologia oncologica (Esgo). “Colombo – sottolineano dall’Irccs fondato da Umberto Veronesi – è la prima donna a ricevere il prestigioso riconoscimento”, consegnatole a Istanbul in Turchia, durante il Congresso annuale Esgo che riunisce gli oltre 3mila iscritti provenienti da tutto il mondo.
Già nel 2011 – ricorda l’Ieo in una nota – Colombo era stata la prima presidente donna della società che ora l’ha premiata “per la sua dedizione alla ricerca, all’insegnamento e alla divulgazione della giusta pratica clinica nella disciplina”, citandola appunto come “regina della ginecologia oncologica europea”. Il premio si affianca ad “altri importanti riconoscimenti internazionali che fanno di Nicoletta Colombo un punto di orgoglio per lo Ieo – rimarca l’Istituto – e per l’oncologia italiana”.
“Sono onorata per questo premio – dichiara Colombo – che dedico a tutte le donne che affrontano un tumore ginecologico, in particolare quelle che soffrono di un tumore dell’ovaio. Su questa forma di cancro, che era un tempo un inesorabile killer silenzioso, ho concentrato tutti i miei sforzi e oggi sono felice di poter affermare che il tumore ovarico ha cambiato identità, diventando una malattia curabile in molti casi, pur nella sua complessità”.
“Questo risultato, impensabile quando ho iniziato la mia carriera – precisa l’esperta – è stato ottenuto grazie ad anni e anni di ricerca scientifica internazionale, ma anche grazie alla partecipazione delle pazienti agli studi clinici sperimentali, alla loro adesione alle loro terapie e alla fiducia che hanno accordato a noi medici e ricercatori”.